Antica città della Macedonia (ubicata dove oggi sorge il villaggio greco di
Paleà Pelli), fu la capitale del regno di Filippo e di Alessandro Magno. Pur non
mancando tracce di insediamenti piú antichi, il nucleo piú consistente della
città, riportato in luce dagli scavi che vi si sono succeduti abbastanza
regolarmente dal 1912, si data alla fine del sec. IV a. C. e presenta un
impianto urbanistico di tipo ippodameo, con ampie strade ortogonali,
fiancheggiate da splendidi edifici a peristilio, talvolta di due piani.
I
rinvenimenti piú preziosi per la conoscenza della storia dell’arte antica sono
costituiti dai mosaici pavimentali, realizzati con ciottoli di diverso colore
(pebble mosaics) e raffiguranti, tra gli altri, La caccia al leone (da
ricollegare probabilmente a un episodio reale della vita di Alessandro), Dioniso
sulla pantera, Il ratto di Elena da parte di Teseo, l’Amazzonomachia e La caccia
al cervo, quest’ultimo firmato dal suo autore, Gnosis. Oltre a costituire un
eccezionale documento di tecnica decorativa, i mosaici di P hanno un valore
eccezionale nella storia dell’arte greca,
poiché conservano un’eco della grande pittura del sec. IV a. C. piú diretta e
vivace delle tarde e stereotipe copie di età romana.