Fino al XVIII s è stato, con il tempio o la chiesa, il tipo piú importante e
rappresentativo di ed., specchio delle diverse società. Si hanno p. reali e
imperiali: mègaron; aula i; palatium, donde deriva il termine pfalz; i p.
persiani, su alti podi con scalinate conducenti all’apadÇna; quelli d’estate e
d’inverno degli imperatori russi e cinesi; nel mondo islamico, h. ira, da-r,
saray o serraglio si articolarono quasi sempre su una sala del trono cui si
accedeva da un cortile, preceduto dai corpi dei servizi; le residenze papali (p.
del Quirinale, del Laterano, in
Roma) sono dette sacri p.
Grande importanza ebbero in tutta l’Europa medievale i p. civici o del comune,
in versioni molto numerose: fr. hôtel de ville («palazzo di città») o mairie, di
solito con beffroi; sp. ayuntamiento; ted. Rathaus, caratterizzato dal mercato
coperto a piano terra; ol. stadhuis, connesso alle corporazioni mercantili; in
Italia, arengo (con balcone per le «arringhe»), broletto (propr. «campo cintato»)
e, a seconda delle magistrature che si succedevano nei Comuni, p. del podestà,
del capitano del popolo, dei priori (dei signori, degli anziani, dei consoli),
che tutti vi risiedevano, della ragione (tipico di Padova e Vicenza, ove poi
intervenne palladio; può considerarsi il precursore del moderno p. di giustizia);
tali p. erano quasi sempre dotati di una torre campanaria.
La town hall inglese equivale invece al nostro municipio. Insigni i p. gentilizi
dal Rinascimento in poi (Firenze: p. Medici- Riccardi di michelozzo; Strozzi di
benedetto da maiano; Rucellai di alberti; p. di Parte Guelfa, di brunelleschi,
poi assai alterato, p. Pitti, pure a lui attribuito), con le grandiose versioni
dello château (ted. Schloß) sei-settecentesco. In epoca moderna il p. ha assunto
carattere strettamente funzionale (p. per uffici, prefabbricazione; p. dello
sport, delle poste, ecc.), perdendo l’esclusiva caratteristica di dimora
signorile.